mara

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venerdì 20 maggio 2011

anello del Cefalone, bellissimo anello vista gran Sasso


Anello del Cefalone: " Campo Imperatore, Pizzo Cefalone, Valle Venacquaro, Sella dei Grilli, Val Maone, Passo della Portella, passo del Lupo, Campo Imperatore".
Oggi  venerdi 20 maggio è sereno ma il meteo dice che nel  pomeriggio arriverà il temporale. Sfidiamo il colonnello Bernacca e partiamo presto anche se, sappiamo che il giro  lungo e faticoso non ci garantisce contro la perturbazione.....ma sempre si spera che le previsioni siano imprecise e che qualcuno dall'alto ci sia vicino!
A Campo Imperatore (2153m) è caldo, e lo spirito è alto, prendiamo in fretta il sentiero, un traverso in costa su  pendii ripidi da fare solo con neve assestata. Ci sono tratti di neve e dopo alcuni sali scendi  arriviamo prima alla Portella e poi proseguendo per cresta dentellata, si arriva all'anticima a  2379m, e si scende ad una sella tra l'anticima e le rocce che fanno da corona alla vetta del Cefalone. Si traversa, con attenzione,  la costa rocciosa ancora ben innevata che nasconde il sentiero che sale ripido fino alla Vetta (2533m) e alla Finestra del Cefalone, dalla quale con pendenza del 35/40° inizia la discesa con gli sci. Fin ora portati in spalla! Dalla stretta finestra scendiamo verso il pendio Nord del Cefalone su neve ottima fino alla valle  Venacquaro. Risaliamo poi alla Sella dei Grilli, affrontando con attenzione, un lungo traverso sopra le rocce. Arriviamo all'ingresso della ripida discesa della Sella dei Grilli (2220m) sotto il Pizzo di Intermesoli. E qui arriva la grandine a facilitare la discesa... ma la neve è speciale e di certo non ci rovina la discesa che ci porta nella sottostante Val Maone. Improvvisamente torna come per miracolo il sereno e rimettendo le pelli, che con  difficoltà si riattaccano agli sci, riprendiamo la lunga salita al Passo della Portella, passando per le mitiche capanne dei pastori dentro le rocce, e dietro di noi il Corno Grande del Gran Sasso ben innnevato. L'arrivo alla Portella  è accompagnato da abbracci e soddisfazione per aver ancora una volta portato a conclusione un bel tour impegnativo, in perfetta solitudine all'interno di questo massiccio abruzzese che regala scenari fantastici inimmaginabili, ora anche per la presenza del Camoscio d'Abruzzo, reintrodotti di recente! La neve sta sciogliendo, ma la voglia di cercarla nei protetti canaloni ancora non disgela!!!

sabato 9 aprile 2011

traversata da Campo Imperatore a Prato Selva, Cefalone, Venacquaro, Corvo, Crivellaro

Salita al rifugio Duca degli Abruzzi (m 2385) e cresta fin sotto il pizzo Cefalone, poi a destra in direzione nord-ovest fin sotto la sella del Cefalone (m 2100), superata la quale (m 2320) si scende  nel Venacquaro fino sotto al Corvo (m 1919). Salita al Corvo con caldo micidiale. Dalla vetta (m 2623) discesa per il vallone Crivellaro. Il rientro a Prato Selva è innevato fino a 200 metri dalla partenza della seggiovia. Viste le condizioni della neve sarebbe stato più consigliabile arrivare al Cefalone per il sentiero estivo versante aquilano, più breve e diretto, invece che andare alla sella del Cefalone, salire alla finestra del Cefalone e da qui raggiungere più rapidamente e in modo più appagante la base del Corvo. Noi, purtroppo, abbiamo seguito il percorso degli "amici" in testa al gruppo per mantenere i contatti. I cosidetti "amici", che non abbiamo mai perso di vista, arrivati più velocemente di noi a Prato Selva, si sono portati via l'auto che, come d'accordo, avrebbe dovuto ospitare tutti per il rientro a Fonte Cerreto. Nonostante le numerose telefonate, non ci hanno nemmeno risposto. Comportamento inqualificabile! Per fortuna un gruppo di teramani ci ha "salvato" accompagnadoci a Montorio e da qui taxi.  Neve ottimamente trasformata nel Venacquaro, un po' ammollata dal caldo da metà Crivellaro in giù.

giovedì 31 marzo 2011

anello del Terminillo, Mosè, vetta, valle degli Angeli, cresta Sassetelli, Mosè - grande gita per il piccolo Terminillo

Giornata stupenda, le poche nubi e il vento in alto lasciano presto il posto ad una giornata serena. Saliamo all'interno della faggeta da Mosè, all'uscita del bosco andiamo a sinistra, la neve è dura e sul ripido mettiamo i rampant. Un po' prima della vetta sfruttiamo la depressione della cresta di Sassetelli per raggiungerla e percorrerla fino all'imbocco del canale che scende nella valle degli Angeli, a circa 150 metri dalla vetta. In salita pregustiamo la discesa di fine giornata su neve trasformata. In vetta incontriamo altri ma nella valle degli Angeli siamo soli e così sarà per tutto il percorso. Il canale in discesa è un po' sporco di ciocchi di neve dura caduta dalle rocce, ma subito si allarga e la neve è stupenda e arriviamo fino al bosco. Prendiamo il ramo di destra e arriviamo al rifugio La Fossa. Subito ci appare il sentiero ripido e senza neve. Sci in spalla si risale tra crochi, bucaneve e canti di uccellini illusi dalla primavera. Dopo 20 minuti riprende la neve in un canale che, dritto dritto, ci porta alla cresta di Sassetelli tramite un pendio ripido ed esposto ma ben innevato. A sinistra lasciamo scendere la valle dell'Organo. Percorriamo la cresta sci ai piedi fino al punto che ci pare offrire la discesa migliore. Nel cielo vola indisturbata un'aquila. Tracce di lupo e lepri. Giù a rotta di collo, la cinepellicola scorre veloce e sul firn vergine incidiamo le nostre belle curve. All'inizio del bosco ritroviamo le nostre tracce in salita e su ottima neve arriviamo fino in fondo. Una classica veramente imperdibile.

venerdì 25 marzo 2011

anello del laghetto


filmato anello del laghetto

Da Pian Perduto m. 1345 si segue il percorso solito (canale San Lorenzo) per la cima dell'Argentella m. 2200. Poi dalla spalla destra o sinistra si scende a nord fino al gradino dal quale ci si butta in una nuova discesa fino al laghetto m. 1700. Si rimettono le pelli e si sale aggirando a destra il Sasso di Palazzo Borghese e puntando alla cima di Palazzo Borghese m. 2145. Immediatamente a destra della cima c'è un passaggio tra le rocce che consente di scendere a sudovest fino in fondo alla piana di San Lorenzo.
La neve della prima discesa è stata inizialmente con leggera crosticina portante mista a farinosa e appena trasformata in fondo, tutta molto ben sciabile. Discesa da Palazzo Borghese, ottimamente trasformata.
Classica imperdibile in ambiente solitario e anche un po' severo.

giovedì 10 marzo 2011

scialpinismo a Valsorda

filmato scialpinismo a Valsorda

Curiosi di vedere se c'era ancora una buona neve, aggravati dal danno del collasso  delle scarpe da sci escursionismo di Mara, un po' increduli ci rechiamo a Valsorda alle 13 con l'attrezzatura da scialpinismo, che tanto è leggera anche quella...
Sorpresa: tempo splendido, vento nullo, manto nevoso diffuso. Ci incamminiamo e vengono fuori tre belle salite e discese (circa 800 m. di dislivello in totale) sulla sorprendente neve della Valsorda, a due passi da casa non puoi chiedere di più. Viva la Valsorda!

mercoledì 2 marzo 2011

Val di Rabbi - Cima Lainert m.2.458



La val di Rabbi si distacca dalla val di Sole verso nord all'altezza di Malè ed ha, considerata la breve distanza da una valle antropizzata, un'ottimo rapporto tra wilderness e presenza umana. Solitudine, bei masi, belle montagne al confine con il parco nazionale dello Stelvio.
Il versante ovest è caratterizzato da belle cime, con scarso pericolo di valanghe.
Ci dirigiamo per stradine alla malga Cortinga inferiore e superiore e, oltre il bosco alla nostra cima, su terreno aperto con belle pendenze. Grandi panorami sul gruppo del Brenta e Ortles-Cevedale.
L'orario tardo e la prudenza ci costringono al ritorno poco sotto la vetta.
Bella sciata in neve fresca incontrando tracce di ungulati anche molto grandi (cervi).